A PROPOSITO DI STRADE E PIANI

A PROPOSITO DI STRADE E PIANI

Dopo i recenti eventi atmosferici, in tutta Italia si è registrata l’emergenza “buche”. Le strade del nostro paese non sono state in grado di resistere al freddo e alle piogge, laddove peraltro già versavano in uno stato di salute non proprio ottimale.

Non hanno fatto eccezione quelle di Roma (lo stato delle strade della capitale è da decenni oggetto di critiche) e, purtroppo, neppure quelle di Grottaferrata.

Il sindaco di Roma, per definire la portata degli interventi che si sono messi in campo per la riparazione delle buche, ha scomodato persino – in modo non del tutto pertinente – il cosiddetto “Piano Marshall” del dopoguerra, il piano per lo stanziamento di fondi in aiuto agli stati europei devastati dalla Seconda guerra mondiale, messo in atto dagli Stati Uniti per la ricostruzione di linee ferroviarie, strade, ponti, acquedotti, fognature, case, industrie e aziende agricole.

La definizione usata non è stata però originale, infatti già qualche mese or sono era stato l’attuale sindaco Andreotti ad utilizzare questo termine per definire le linee guida del piano per la manutenzione straordinaria delle strade di Grottaferrata. Il punto 7 “mobilità” del programma dell’amministrazione cita: “… un Piano Marshall di manutenzione straordinaria, per ripristinare standard di qualità adeguati e completare i progetti utili all’efficientamento della rete esistente, individuando le necessarie coperture economiche”.

Il concetto del piano che prese il nome dal segretario di stato George Marshall fu di utilizzare gli aiuti non per fronteggiare le contingenze del momento, che sembra essere lo scopo del nostro piano, ma per avviare un processo di trasformazione strutturale.

Si potevano comunque riporre speranze nelle buone intenzioni espresse nel programma del sindaco, anche se non si trattava di un serio e lungimirante piano di manutenzione ordinaria per gli anni a venire, senonché si sono verificati dei fatti che fanno venir meno anche tali speranze.

In primo luogo, grazie ad un tesoretto lasciato in eredità dalla gestione commissariale, è stato possibile un piano di rifacimento dei manti di asfalto. L’avvio di questo piano, nonostante il previsto arrivo del “Burian”, è però avvenuto inadeguatamente in pieno inverno e i risultati sono le buche già riformate e lo sbriciolamento del manto appena rifatto. Si è dovuto intervenire per mettere le “pezze” mentre altre buche si formano e, comunque, la tenuta nel tempo non potrà essere la migliore. Speriamo almeno che i lavori siano stati adeguatamente sorvegliati e ci siano garanzie nei contratti di appalto che consentano le riparazioni senza costi aggiuntivi.

Poi, ancor peggio, in sede di approvazione del bilancio, durante l’ultimo consiglio comunale, abbiamo rilevato che non sono state previste somme nel prossimo triennio per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade! Il nostro capogruppo Rita Consoli è stata l’unica in quella sede a richiamare l’amministrazione e il sindaco sulla grave carenza di questo punto.

Insomma, il “Piano Marshall” per le strade di Grottaferrata è un incompiuto oggi sotto gli occhi di tutti, molti cittadini si stanno giustamente lamentando della situazione, altri hanno subito o rischiato incidenti, ovunque le auto devono fare dei veri e propri “rally” su strade accidentate.

Fino ad oggi i cittadini sono stati pazienti, comincia però a risultare difficile accontentarsi di sentire buoni propositi, anche messi nero su bianco sulle deliberazioni della giunta e del consiglio, cui poi non segue attuazione o l’attuazione è così lenta e inadeguata da vanificare i propositi stessi.

La Città al Governo chiede più incisività e rapidità nelle azioni rispetto a quanto si è visto sino ad ora e, nelle sedi istituzionali, continuerà ad incalzare il sindaco su questo come su altri argomenti fondamentali per la città, primo fra tutti il nuovo Piano Regolatore Generale.