CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 NOVEMBRE – PERCHE’ LA CITTA’ AL GOVERNO HA DECISO DI NON PARTECIPARE ALLA SEDUTA

A inizio seduta, il capogruppo de La Città al Governo ha chiesto la parola per le raccomandazioni al Sindaco, con lo scopo di invitarlo a riflettere sulla funzione del consiglio comunale e sul comportamento irrispettoso che la maggioranza ha tenuto più volte verso questa istituzione.

Rita Consoli ha ricordato che già in altre occasioni LCG si era vista costretta a lasciare l’aula, a causa di comportamenti e atteggiamenti di Sindaco e consiglieri di maggioranza, che mostravano una scarsissima considerazione del ruolo istituzionale del Consiglio comunale e del ruolo delle opposizioni.

Ha ricordato come decisioni prese in consiglio e votate dalla stessa maggioranza siano state disattese e ignorate, tradendo impegni presi con i cittadini prima che con i consiglieri di opposizione: i consiglieri non sono in aula consiliare a titolo personale ma in virtù di un mandato di rappresentanza.

L’excursus parte da lontano, con una delibera del 9 ottobre 2014, proposta dal M5S, che conteneva impegni in merito al risparmio energetico di cui sindaco e giunta non hanno più dato notizia. Analogamente, la deliberazione del 17 luglio 2015, proposta dalla stessa maggioranza e relativa all’adesione al Patto dei Sindaci, è lettera morta: il nostro comune non risulta neanche tra gli iscritti!

Lo stesso comportamento superficiale è stato riscontrato nel caso di due delibere proposte da LCG e votate all’unanimità: la delibera del 31 luglio 2015 impegnava sindaco e giunta a condividere con i consiglieri i rilievi contenuti dalla Delibera della Regione Lazio in merito al progetto di Ecocentro e a collaborare con tutto il consiglio comunale al fine dell’individuazione definitiva dell’area. Sono trascorsi quattro mesi dalla data della delibera senza che siano state fatte azioni o comunicazioni in merito all’indirizzo dei consiglieri.

Che dire poi della delibera dello scorso 2 novembre 2015, a seguito della quale sindaco e giunta si impegnavano a fornire ai consiglieri, entro la fine del mese, i documenti attestanti la regolarità dei pagamenti da parte delle Associazioni Sportive concessionarie degli impianti comunali? Anche in questo caso sono scaduti i termini e i documenti non sono stati consegnati.

LCG ha fatto poi riferimento ad altre ripetute mancanze dell’amministrazione, che ostacolano l’azione politica dei consiglieri di opposizione non consentendo loro il pieno esercizio del ruolo istituzionale.

In merito alle numerose richieste d’atti fatte in questi diciotto mesi, è stato ricordato come la richiesta d’atti sia una prerogativa dei consiglieri e come il regolamento comunale preveda che tali richieste siano esaudite entro 3 giorni: è prassi e usanza di questa amministrazione, come LCG ha più volte rilevato, effettuare con molto ritardo consegne parziali di quanto richiesto o non consegnare affatto quanto richiesto. L’ultimo caso, citato in aula, riguarda una richiesta che LCG ha presentato il 10 novembre e che, a tutt’oggi, non ha avuto risposta.

“Sono comportamenti che non si possono più tollerare”, ha detto la capogruppo LCG, chiedendo al Sindaco e al Presidente del Consiglio di vigilare e invitandoli al cambiamento. Il disprezzo per il lavoro dei consiglieri e, per estensione, di tutto il consiglio, non è più ammissibile.

E lecito chiedersi chi sia il garante di questa maggioranza: nulla è mutato rispetto a quanto evidenziato con la discussione della mozione di sfiducia dello scorso 2 novembre, quando il Sindaco appariva commissariato e i sette consiglieri incapaci di garantire il funzionamento delle istituzioni. Quanto accaduto negli ultimi due consigli comunali ne è la lampante dimostrazione.

Per sensibilizzare tutti su questo atteggiamento preoccupante e antidemocratico dell’amministrazione, LCG ha deciso di uscire dall’aula e di non partecipare al Consiglio Comunale.

La Città al Governo

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