Queste le parole con cui, se si volesse sintetizzare in modo estremo, si potrebbero descrivere le otto lunghe ore del Consiglio Comunale svoltosi sabato. Un Consiglio caratterizzato da una qualità dei contenuti e del dibattito migliore rispetto al recente passato e assolutamente di un altro pianeta rispetto a quanto visto negli anni precedenti. Abbiamo particolarmente apprezzato la chiarezza e la trasparenza degli interventi degli assessori, con particolare riferimento ai servizi sociali e al bilancio.
Passato, presente e futuro. Parole che peraltro sono state usate dal Sindaco stesso, ma in un particolare contesto, quando, sostenendo di non voler polemizzare, stava polemizzando con le frange dissidenti della sua maggioranza. Ci dispiace dover assistere, per l’ennesima volta, a queste loro polemiche interne.
Per noi queste parole hanno invece un significato diverso e servono ad inquadrare il contesto dei temi all’ordine del giorno: Aliquota IRPEF comunale, IMU, TARI, Documento Unico di Programmazione e Bilancio Preventivo. Ma andiamo per ordine.
Per quanto riguarda la tassazione comunale, il “refuso” del passato riguarda la sostanziale aderenza dei livelli di tassazione se confrontati con quelli dell’anno precedente, nessun aumento quindi.
Per la TARI vi è stato solo un differimento nei pagamenti per effetto dell’emendamento presentato dal consigliere Paolucci. Sulla TARI registriamo l’ennesimo “refuso” nei dati, che sulle tabelle ISPRA presenti nel documento di programmazione riportano per il 2018 un risultato della raccolta differenziata inferiore di circa 10 punti rispetto a quanto dichiarato a più riprese dall’Amministrazione e dalla maggioranza (61% contro 71%), ebbene il Sindaco ci ha spiegato (novità assoluta rispetto al passato) che si tratta solo di modi diversi di calcolare il numero, quindi le tabelle ISPRA presenterebbero una realtà falsata (!). L’obiettivo del nuovo contratto sarà rispetto ai dati ISPRA o rispetto a dati che non abbiamo ancora capito dove andare a leggere? Approfondiremo.
La Città al Governo ha chiesto, nella consapevolezza del periodo emergenziale da affrontare, la possibilità di rivedere questi provvedimenti.
Per quanto riguarda DUP e Bilancio, i “refusi” sono diversi. Il problema generale è che si tratta di documenti preparati nella fase ante-COVID, ovvero come se si trattasse di un anno normale. Le argomentazioni addotte sono state abbastanza convincenti, il Bilancio approvato farà partire la macchina, nel frattempo, da qui a luglio con maggiore chiarezza sull’effetto COVID, si andranno a definire tutti i correttivi, con ampia condivisione con tutte le forze politiche rappresentate nell’assise, così almeno è stato dichiarato. Noi, come tutte le altre forze politiche presenti in Consiglio Comunale speriamo sinceramente in questa condivisione, è l’ennesima apertura di credito che facciamo verso l’amministrazione. Temiamo però che si possa trattare del “futuro remoto” di tante altre potenziali condivisioni che poi non si traducono in operatività partecipata, come frequentemente avvenuto durante questa amministrazione.
Infine un interessante refuso (stavolta non è un gioco di parole) si è verificato nel riportare ancora nel DUP l’argomento perimetrazione dei nuclei sorti spontaneamente, dopo che la vicenda era stata chiusa con una delibera che sanciva che non sussistevano i requisiti per procedere. Il Sindaco ha ammesso che si trattasse di un “refuso”, “ovviamente” ha aggiunto. Sarebbe stato opportuno un emendamento sul documento approvato, speriamo ciò avvenga quanto prima.
Il Sindaco ha anche rivendicato le tante questioni spinose, “refusi” del passato, che ha dovuto affrontare, nei Tribunali, presso il TAR, transazioni difficili da realizzare. Tutto ciò lo riconosciamo, come abbiamo sempre riconosciuto le difficoltà di una macchina amministrativa sotto organico e da preparare alle sfide delle nuove tecnologie.
Riuscire a risolvere questioni annose e intricate richiede tempo e riconosciamo l’impegno, ma tutto ciò non è sufficiente e non può giustificare gli innumerevoli “cambi di passo” che fino adesso non si sono verificati, non può giustificare le tante volte in cui la “condivisione” non si è tradotta in fatti in momenti ufficiali rimanendo una dichiarazione di buone intenzioni così come ricordato puntualmente su molte iniziative proposte da La Città al Governo (Carta Etica dello Sport e monitoraggio della gestione impianti sportivi, Strategia Rifiuti Zero, Trasparenza, Pianificazione Urbanistica, per citarne alcuni). Non può neanche giustificare i gravi ritardi nell’avvio del processo di nuova pianificazione urbanistica, processo condiviso e con i contributi anche di forze di minoranza, con un cronoprogramma che si è accettato di deliberare. Nessuno obbligava a sottoscrivere quel cronoprogramma, si potevano chiedere altre tempistiche sapendo che non ce la si poteva fare, per quanto continuiamo a ripetere che la pianificazione serve ora, anzi serviva ieri.
Rimaniamo disponibili nell’emergenza e auguriamo a tutte le categorie di lavoratori in difficoltà, in questo giorno di ripresa, che possano riavviare le loro attività per superare tutte le criticità vissute. Ci saremo per valutare insieme a tutte le forze politiche l’adozione di ogni provvedimento amministrativo e di bilancio che possa alleviare le loro preoccupazioni.