La Città al Governo ha aderito all’iniziativa M’illumino di meno.
Lo scorso 29 gennaio, confidando nell’imminenza di un consiglio comunale – l’ultimo risaliva al 27 novembre 2014 – la Città al Governo ha protocollato la richiesta di aderire all’iniziativa M’illumino di meno.
Ci aspettavamo che la proposta fosse discussa in assemblea in tempo utile, cioè entro il 13 febbraio, e confidavamo che i consiglieri avrebbero appoggiato la nostra richiesta: tutta la città sarebbe stata coinvolta e l’amministrazione avrebbe dato il buon esempio, impegnando se stessa a riflettere sulla necessità di ridurre i consumi. A nostro parere, l’adesione all’iniziativa del programma RAI Caterpillar sarebbe stata un atto di civiltà e un bel segnale per la città. Solo in Italia, tra le altre sono state spente: a Roma, le illuminazioni della facciata del Campidoglio, del Quirinale e di Montecitorio; a Venezia, le luci di Piazza San Marco, a Torino, la Mole Antonelliana; a Napoli, il Maschio Angioino; a Milano, il Castello Sforzesco; a Verona, l’Arena. Anche altre città nel mondo hanno aderito.
Nel frattempo, per vari motivi, la seduta del consiglio comunale non è stata neanche convocata: perciò, in data 11 febbraio, La Città al Governo ha protocollato un ulteriore documento, nel quale sollecitava l’attenzione della giunta sulla richiesta e chiedeva un segnale tempestivo, che permettesse di procedere con l’adesione del comune all’iniziativa senza aspettare la seduta del consiglio. La nostra proposta era sui tavoli di tutti i consiglieri e sarebbe bastata la manifestazione di un interessamento da parte degli stessi per prendere una decisione.
Nessuno ci ha risposto né ci ha contattato.
Perciò, la Città al Governo ha deciso di aderire in modo autonomo all’iniziativa. Nelle ore serali del 13 febbraio, i suoi attivisti hanno spento simbolicamente la luce nelle proprie case e hanno acceso una candela. Qualcuno ha percorso a piedi tragitti per i quali normalmente utilizza la macchina: piccoli gesti simbolici che testimoniano sensibilità e attenzione alla necessità di un consumo etico e consapevole.
Nei giorni scorsi, la Città al Governo ha inoltre discusso dell’iniziativa M’illumino di meno con l’Associazione Commercianti e ha proposto, a chi avesse voluto, di aderire con un piccolo gesto simbolico per la giornata del 13. Ringraziamo Angelo Mecozzi e i negozianti che hanno partecipato per la sensibilità dimostrata verso un tema così importante per il nostro futuro.
La partecipazione al nostro tavolo Città dei bambini – Scuola e l’adesione del MIUR all’iniziativa ha spinto poi alcuni docenti delle nostre scuole a svolgere un’azione di sensibilizzazione verso i ragazzi: sono state organizzare iniziative sul tema del risparmio energetico e molti bambini sono arrivati a scuola a piedi.
Insomma, a Grottaferrata, il 13 febbraio, qualcuno si è illuminato di meno.
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Nella proposta di adesione all’iniziativa M’illumino di meno, sottoposta da La Città al Governo al Consiglieri, si chiede all’Amministrazione di impegnarsi con azioni concrete per la riduzione dei consumi energetici negli edifici comunali.
Per queste azioni non c’è una data di scadenza. Non si tratta di aderire ad un’iniziativa nazionale, si tratta di voler fare.
Nel prossimo consiglio comunale, porteremo le nostre proposte all’attenzione del consiglio e capiremo se i nostri amministratori si dimostreranno sensibili alla necessità di ridurre gli sprechi.