Agli attacchi, al dileggio, ai tentativi di delegittimazione nei confronti de La Città al Governo che la testata locale online periodicamente pubblica, siamo abituati, come lo saranno molti dei lettori.
Siamo anche abituati alle doglianze di chi scrive o dei suoi pseudonimi che compongono la “redazione politica” quando si denunciano pubblicamente le “mamiliate”, magari invocando pretestuosamente la libertà di stampa. Lo farà anche questa volta, pace.
L’articolista è cauto nella sua azione. A volte è rimasto sul filo della diffamazione, senza oltrepassarlo, altre volte è stato sottilmente allusivo, riportando chiacchiericci da comari, altre ancora ha persino ventilato ipotetici interessi personali; talmente proiettato all’interpretazione che ultimamente ha tirato fuori ragionamenti stravaganti leggendo i like dei social network come fosse una cartomante. Anzi, sembrerebbe essere proprio il social la sua principale fonte per le notizie su Grottaferrata, questo spiegherebbe se non altro l’approssimazione.
Ovviamente si guarda bene dall’asserire le accuse, perché sa bene che la querela sarebbe immediata e la condanna certa.
Si accontenta di dichiarare “… dalle voci che mi giungono…”, “… rientra nel mio lavoro avere input che escono da quanto dichiarato … capire … sentire persone…”
Peccato che puntualmente scivola sulle bucce di banana che lui stesso getta davanti ai propri piedi: vedi le risposte a La Città al Governo nell’intervista a cui lo invitammo un paio di anni fa; vedi la pubblicazione delle uscite dal gruppo politico da parte di Castorina e Gregori; vedi i numeri al lotto che tira sui componenti del gruppo. Giusto per dare al cosiddetto giornalista informazioni reali, sappia che il professor Castorina è correntemente in forza a La Città al Governo e che il dott. Angelo Gregori non ne ha mai fatto parte, pur avendo condiviso con noi alcuni temi, e di questo gli siamo grati. Se il giornalista è preoccupato della forza e della consistenza de La Città al Governo, stia sereno! Siamo abbastanza, e siamo anche in salute per condurre in maniera ampia la nostra azione politica. Qualcuno ha deciso di andar via, qualcun altro è tornato, nuove persone si sono unite. Rispettiamo comunque tutti … e in alcuni casi siamo grati. Certo, non tutti sono attivi sui social, ma la nostra politica non è certamente solo lì, è tra la gente e nelle sedi istituzionali.
Qualche domanda dunque ce la poniamo, come se la pongono numerosi lettori.
Se la visione di chi scrive certi articoli è quella di un mondo nel quale nulla accade senza un interesse esplicito o celato, allora qualche dubbio viene anche sugli attacchi gratuiti che sferra a La Città al Governo.
Tutto questo accanimento infatti, appare più consono ad un avversario politico che ad una testata giornalistica, tanto che sembra magistralmente suggerito, ma da chi? Qual è il disegno che si cela dietro questo continuo bersagliare?
Forse non potremo mai rispondere in maniera certa, ma un’idea ce la siamo fatta.
La Città al Governo aveva deciso di non rispondere puntualmente agli articoli del giornale, come fatto per lungo tempo, poiché questo tipo di notizie non meriterebbe repliche. Dobbiamo intervenire perché le distorsioni della realtà rischiano di confondere i cittadini, e ultimamente di distorsione e confusione ne è stata fatta veramente tanta.
La Città al Governo