La nostra idea di città

La nostra idea di città nasce  dall’impegno e dalle conoscenze accumulate in anni di esperienza civica, politica e amministrativa di esponenti del nostro progetto, dall’ascolto delle nostre realtà locali (le associazioni, l e scuole, il terzo settore, i quartieri di Grottaferrata), dal lavoro svolto da gruppi di cittadini che desiderano una città dove prevalga la qualità della vita, dove i rapporti umani siano la base dello stare insieme e della ricerca di soluzioni alle problematiche che una collettività inevitabilmente incontra nel corso del vivere quotidiano.

Nasce dal confronto e soprattutto, da una visione di città e del suo futuro. Pensiamo ad un modello di città capace di rispondere alle esigenze dei suoi cittadini secondo i principi di solidarietà, equità e condivisione. Il nostro progetto per Grottaferrata, culturale prima che politico, vuole rappresentare un’idea di città che ribalti gli schemi tradizionali: non un governo per la Città ma “La Città al Governo”.

Intendiamo affrontare le complesse tematiche che contraddistinguono la vita della comunità con strumenti adeguati: flessibilità, apertura e condivisione, saldamente ancorati alla coerenza. Cerchiamo di infondere anche qui da noi la cultura del cambiamento attraverso una rete di relazioni che stiamo tessendo, relazioni in grado di mettere in contatto persone e progetti dal nord al sud d’Italia, certi che le nuove strade e le nuove mete che ci prefiggiamo rappresentino obiettivi concreti, raggiungibili e preziosi per la città.

Costruiamo per Grottaferrata una prospettiva diversa, che la proietti in un nuovo modo di concepire la politica, una politica non localistica, forte di scambi, di interconnessioni con una realtà territoriale piuttosto vasta. Una nuova politica, che guardi avanti, che abbia il coraggio di nuove proposizioni e che soprattutto miri ad una gradevolezza dell’ambiente, all’efficienza dei servizi, ad un vivere sostenibile. Per realizzare questa sfida occorrono idee chiare, obiettivi certi e la volontà di accogliere i cittadini che, insieme a noi, possano sviluppare progetti e regole. Concepiamo infatti la competizione elettorale come occasione di confronto e di ascolto dei cittadini e delle loro esigenze, dalle quali trarre indicazioni utili per la stesura delle linee programmatiche di governo, del piano di sviluppo della città, dei futuri bilanci di previsione e di programmazione delle opere pubbliche.

La politica è uno spazio che va riconquistato, recuperando il piacere per l’impegno civile e la cura della città, nella convinzione che una comunità partecipe abbia gli strumenti per decidere il proprio futuro utilizzando con il giusto equilibrio gli istituti della delega e introducendo nuovi canali di partecipazione.

Il nostro progetto politico si ispira a questi concetti chiave:

Discontinuità – Intendiamo marcare una netta distinzione con le coalizioni che hanno governato Grottaferrata fino ad oggi. Sia sul piano del metodo, sempre e solo autoritario, senza capacità di ascolto della società civile, sia nei contenuti troppo spesso legati a interessi particolari di alcune lobby.

Partecipazione – È il metodo di lavoro che intendiamo applicare. Una comunità partecipe, capace di contribuire con le proprie risorse e competenze alla soluzione dei problemi, permette di approdare finalmente ad una città alla guida del suo governo.

Beni comuni – “La Città al Governo” si caratterizza per l’incondizionata difesa dei beni comuni, intesa come preservazione dei valori naturali e culturali del territorio, come esaltazione del principio di tutela e come permanente attenzione alla salvaguardia degli interessi della collettività.

Il nostro faro – Il modello di amministrazione al quale ci ispiriamo è quello dei Comuni Virtuosi, un’associazione di comuni italiani che si contraddistingue per aver messo al centro della sua azione: sostenibilità – basso impatto ambientale – partecipazione – sobrietà

Siamo convinti che occorra affrontare i diversi temi considerando ognuno di essi come parte di un tutto. La nostra città è caratterizzata dalla sana e robusta interdipendenza dei seguenti elementi: Piano Regolatore, Riqualificazione urbana, Valorizzazione culturale, Terzo Settore per un nuovo Welfare, uso del Tempo libero, difesa della qualità dell’acqua, del suolo e dell’aria.

Gli enti locali vivono una condizione finanziaria di emergenza, a causa della crisi economica e dei continui tagli operati dallo Stato. Le fiscalizzazioni non permettono assunzioni, né capacità d’ investimento, contribuendo a deprimere l’economia, mentre l’emergere di nuove povertà e situazioni di disagio richiedono sempre maggiori interventi da parte dell’amministrazione. Per far fronte a questo stato di cose, occorre attuare una politica finanziaria comunale improntata al rigore, ma anche caratterizzata da innovazione e capacità di controllo della spesa per liberare risorse da destinare al miglioramento dei servizi.