Seduta del Consiglio Comunale del 3 Ottobre 2014

Lo scorso 3 ottobre si è tenuta la prima seduta del Consiglio Comunale dopo la lunga pausa estiva.

I primi 3 punti all’odg riguardavano proposte di delibere relative ad atti di bilancio, cioè il riconoscimento di debiti fuori bilancio, il riconoscimento dello stato di attuazione dei programmi e la salvaguardia degli equilibri di bilancio, e le variazioni d’urgenza al bilancio di previsione 2014-2016. Su tutte le delibere il voto de La Città al Governo è stato di astensione.

L’argomento principale all’ordine del giorno riguardava la presentazione, da parte del Sindaco, delle linee programmatiche che saranno alla base delle azioni della Giunta in carica nei prossimi cinque anni.

Una sorta di dichiarazione di intenti che, come previsto dallo Statuto Comunale, il Sindaco avrebbe dovuto presentare entro 60 giorni dall’insediamento, lasciando la facoltà ai consiglieri e ai membri di giunta di proporre emendamenti, suggerimenti e integrazioni prima dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale, prevista entro 120 giorni dall’insediamento. Le forze politiche, anche quelle di opposizione, hanno in questo modo l’opportunità di contribuire alla vita democratica della comunità: ascoltano le intenzioni del Sindaco, riflettono, propongono modifiche o integrazioni che è poi facoltà del Consiglio stesso accettare o respingere.

La documentazione relativa alle linee programmatiche è stata preliminarmente consegnata ai consiglieri il 22 settembre, dopo oltre 100 giorni di silenzio dopo l’insediamento.

Il documento era peraltro la replica del programma elettorale del Sindaco Fontana, senza in apparenza alcun contributo da parte dei dirigenti e della Giunta Comunale, così come previsto dallo Statuto Comunale all’art. 39 comma 2.

La Città al Governo si aspettava a quel punto di avere il giusto tempo per analizzarlo e per presentare le sue proposte, nello spirito dello Statuto Comunale che, identificando due distinti momenti (la presentazione e l’approvazione), vuole evidentemente tutelare la possibilità da parte di tutti i consiglieri di studiare il documento e proporre i propri emendamenti di integrazione o modifica.

La seduta, con nostra sorpresa, e in contrasto con quanto indicato nell’ordine del giorno ha visto al termine della presentazione una votazione “per presa d’atto” da parte del Consiglio: non ritenendo possibile che la votazione della “presa d’atto” della presentazione (come recita la delibera) significhi approvazione, pensiamo che le linee programmatiche, a tutt’oggi, non siano state approvate e presumiamo che non si preveda di farlo.  La Città al Governo non ha partecipato alla suddetta votazione ma è uscita dall’Aula.

Facciamo due rapidi conti: il Sindaco si è insediato il 10 giugno; i 60 giorni per la presentazione sono scaduti il giorno 9 agosto. Fatto salvo il diritto di ciascuno di andare in vacanza, si sarebbe potuta convocare nella prima decade si settembre una seduta consiliare per l’illustrazione delle linee programmatiche;  conseguentemente, si sarebbe potuto consentire a tutti i consiglieri e ai cittadini da essi rappresentati di partecipare concretamente alla vita democratica con proposte e indicazioni; si sarebbe potuta poi utilizzare la seduta del 3 ottobre per la votazione delle linee programmatiche, avendo lasciato il modo e il tempo di contribuire a chiunque avesse voluto farlo.

Ancora una volta, l’Amministrazione ha perso l’occasione per dimostrare con i fatti di credere nella partecipazione e nello scambio democratico.

Per questo motivo, nella successiva seduta del 9 ottobre La Città al Governo ha presentato un’apposita interpellanza al Sindaco, chiedendo ragione del mancato rispetto dello Statuto Comunale; la nostra interpellanza faceva riferimento non solo alla mancata presentazione delle linee programmatiche entro 60 giorni dall’insediamento e alla mancata votazione delle stesse entro i successivi 60 giorni, in violazione di quanto previsto ai commi 1 e 3 dell’art. 39 dello Statuto, ma anche al ritardo nella consegna dei documenti richiesti sul tema Polisportiva e impianti sportivi comunali, e alle mancate risposte scritte alle due interrogazioni da noi presentate nello scorso mese di luglio. Noi pensiamo che il rispetto dello Statuto sia dovuto e che non sia possibile venir meno agli obblighi istituzionali.

Su questa interpellanza urgente, il Sindaco ha preso tempo e si è impegnato a fornire una risposta scritta entro 30 giorni (il limite massimo che gli è consentito dal Regolamento del Consiglio Comunale). Pazienti, la aspettiamo.

Nella stessa seduta del 3 ottobre è stato finalizzato il regolamento per le riprese audiovisive delle sedute di Consiglio Comunale: con un nostro emendamento abbiamo ottenuto la garanzia che tutte le sedute fossero riprese, senza alcuna eccezione. Le riprese fatte degli incaricati dell’Amministrazione saranno disponibili sul sito del Comune entro una settimana dalla registrazione, mentre la richiesta del M5S di avere la diretta streaming non è stata per il momento accolta.

Informiamo i cittadini che – al di là degli organi di stampa – chiunque può chiedere di effettuare riprese, purché la richiesta pervenga almeno 24 ore prima della seduta. Le riprese potranno essere utilizzate in parte o nella loro totalità, fatto salvo l’espresso divieto di manipolarle.

E’ stato inoltre ratificato il Regolamento del Consiglio Comunale dei Giovani, che ha modificato la norma che prevedeva le dimissioni del consigliere in carica in caso questi decidesse di candidarsi per le elezioni comunali. Adesso, le dimissioni da consigliere del Consiglio dei Giovani saranno richieste solo in caso di effettiva elezione o dell’assegnazione di un incarico in giunta (es: assessorato), introducendo la limitazione di validità al solo comune di Grottaferrata.

Con queste modifiche, nel Consiglio dei Giovani potrebbe sedere un consigliere o un assessore di un qualunque comune limitrofo e alla prossima campagna elettorale quest’organo potrebbe trasformarsi in terreno di scontro politico, con una maggiore influenza dei partiti al suo interno.

La Città al Governo si è astenuta: per noi il primo obiettivo del Consiglio dei Giovani è quello di avvicinare i ragazzi ai temi della vita pubblica e consentire la più ampia partecipazione e la crescita dei cittadini (vista anche la scarsa partecipazione di poco più di 100 votanti alle loro ultime elezioni), non quello di contribuire alla costruzione di professionisti della politica affezionati alle poltrone.

                                                                                                                                                                            La Città al Governo

Related Articles