SINDACO è GIUNTA l’ora di andare a casa

Dimissioni annunciate, dimissioni fasulle, dimissioni vere: dopo una prova di forza durata oltre 40 giorni la maggioranza, si sta “improbabilmente” ricompattando.

Si accettano scommesse sulla capacità degli interpreti di modificare da domani i propri comportamenti e di cominciare ad occuparsi delle esigenze dei cittadini! La maggioranza non c’è, lo diciamo da mesi: non esiste un programma condiviso, esistono invece interessi di parte, inconciliabili, che vengono prima di tutto e prima, soprattutto, del bene del paese.

Non si spiegano altrimenti la sospensione delle attività di Consiglio comunale – dal 29 luglio sono passati quasi tre mesi – le lettere al Sindaco, le telefonate concitate, le minacce di presentare le dimissioni dei consiglieri di fronte a un notaio, facendo di fatto saltare l’intera amministrazione: non si spiegherebbe il tentativo di ottenere l’appoggio delle opposizioni per ulteriormente “forzare la mano”, cercando di costringere il Sindaco ad avallare scelte non sue e a sacrificare “teste” a lui particolarmente care.

Un braccio di ferro lungo e impegnativo, al termine del quale tutto sarà come prima. Per il pubblico e per i cittadini, saranno probabilmente sfoderati ampi sorrisi, pacche sulle spalle e strette di mano; il Sindaco e i consiglieri di maggioranza saranno fintamente compatti e coesi, mente e cuore pronti a occuparsi e interessarsi del bene per Grottaferrata, di cui in realtà continueranno a curarsi come hanno fatto nei mesi passati: di cui, cioè, non si cureranno affatto.

Risparmio energetico, razionalizzazione e minor spesa nella gestione dei rifiuti, efficienza energetica e sicurezza nelle scuole, PUA, Traiano, Ecocentro, servizio di custodia dei cani randagi, attuazione della zona artigianale, decoro urbano, sport in disarmo: nessuno di questi argomenti, solo per citarne alcuni, sarà probabilmente affrontato seriamente e nell’interesse della comunità, in perfetta coerenza con quanto prodotto da questa amministrazione fin dal mese di giugno del 2014.

I nuovi nomi e i nuovi incarichi non faranno alcuna differenza, alcuni hanno già lasciato e forse altri lasceranno in futuro; non faranno alcuna differenza perché non esiste un programma ma solo interessi di parte e purtroppo il Sindaco è così preso da se stesso da non preoccuparsi affatto che le condizioni per governare non ci siano più da un pezzo.

Se gli “equilibri” faticosamente ritrovati dopo 79 giorni dovessero nuovamente saltare, per un qualsiasi motivo, ci troveremo un’altra volta con un Sindaco sotto pressione, con una lunga paralisi amministrativa e assisteremo ad un altro spettacolo indegno.

Non vogliamo assecondare questo modo di fare politica perché secondo noi la POLITICA E’ UN’ALTRA COSA. QUESTE LOGICHE NON CI APPARTENGONO E NON RIUSCIAMO AD APPREZZARE CHI TRADISCE LA FIDUCIA DEGLI ELETTORI con comportamenti irrispettosi e dannosi per la comunità.

Per questi motivi, La Città al Governo ha proposto ai consiglieri di opposizione di sottoscrivere una mozione di sfiducia. La mozione, firmata dai sei membri della minoranza, è ora all’attenzione di tutti i consiglieri: se qualcuno della maggioranza lo vorrà, potrà firmarla, in coerenza con le parole indirizzate pubblicamente al Sindaco.

Gli assessori di cui si chiedeva la testa saranno ancora al loro posto? Qualcuno avrà incarichi, dopo essersi detto pronto a rinunciarvi? Dove sarebbe la coerenza?

Aspettiamo a vedere se qualcuno dei sette vorrà apporre la propria firma alla mozione e metterci la faccia: se nessuno di loro lo farà, avremo la prova evidente che le parole spese in questi lunghi giorni di “negoziati” non rappresentassero la realtà e che Sindaco e consiglieri di maggioranza non si sono fatti e non si faranno scrupolo alcuno di paralizzare l’attività amministrativa per ragioni esclusivamente personali. I cittadini onesti considerano questi motivi futili e vergognosi.

La Città al Governo

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