Un’Amministrazione di fan-Tocci

Nessun rispetto per le istituzioni e per la casa comunale, i banchi della maggioranza e le sedie degli Assessori prevedibilmente vuote; nessun rispetto per i Consiglieri di opposizione che, stufi di una amministrazione litigiosa e ripiegata su se stessa, hanno “osato” chiedere la convocazione del Consiglio Comunale dopo tre mesi di totale assenza dall’aula.

Questo l’esordio Immagine consigliodel nuovo “rimpastone”, del nuovo stare insieme di un gruppo traballante che, ma solo sulla carta, dovrebbe dedicarsi al governo di Grottaferrata: il consiglio comunale non si è tenuto per mancanza del numero legale.

Per rispettare la convocazione odierna, sarebbe stato necessario modificare l’Ordine del Giorno: era sufficiente chiedere al presidente del consiglio (Roscini, viste le dimissioni di Bosso) di inserire al primo punto l’elezione del nuovo Presidente del Consiglio e inviargli gli atti formali con la nomina dei nuovi Assessori e l’eventuale atto di surroga e convalida del/i nuovo/i consigliere/i.

Meglio di no, meglio far capire a tutti chi comanda, anche in questa nuova versione della Giunta. Perbacco! E’ il Sindaco che decide su una cosa importante come la data di convocazione del Consiglio! Le opposizioni non si devono permettere!

Nonostante le ultime vicissitudini, il fare arrogante di Fontana è intatto: non si avvisano le opposizioni che la maggioranza non si presenterà in aula, sarebbe troppo educato e rispettoso. NOSSIGNORE! Se proprio vogliono, i consiglieri di LCG, PD e M5S si andassero a leggere il comunicato pubblicato sul sito del Mamilio ieri sera intorno alle 19. Non si telefona e non si mandano e-mail.

Nulla di nuovo. Nessun rispetto per le istituzioni, per i cittadini e per i consiglieri che sono stati eletti.

Fontana evidentemente vuole ribadire di essere saldamente al comando: tutto è come prima, lui va diritto per la sua strada senza guardare in faccia a nessuno e senza considerare le istanze legittime di chi non la pensa come lui.

La comunicazione e l’immagine, appunto. La realtà, probabilmente, è diversa.

I quasi due mesi di discussioni, di litigate, di colpi bassi e gli esiti che sono trapelati lasciano intravvedere scenari abbastanza diversi: un Sindaco solo, che ha scelto di non percorrere l’unica strada possibile (le DIMISSIONI) di fronte alle pressioni di cui è stato oggetto e che si appresta ad affrontare questa seconda fase di mandato con equilibri diversi da quelli con i quali aveva iniziato.

Il “tutti contro tutti” continuerà (siamo pronti ad ascoltare chi volesse spiegarci perché non sarà così): qualcuno è stato messo ai margini, qualcuno non ha ottenuto quello che voleva e qualcuno è uscito rafforzato dal lungo braccio di ferro. I numeri e le forze in campo al momento individuano in Tocci vincitore di questo round e sicuramente il consigliere farà pesare questa forza.

Chi prenderà le decisioni? In che modo i nuovi rapporti di forza peseranno sulle scelte e sulla indipendenza di giudizio del Sindaco? Chi dovrà essere accontentato a tutti i costi, per riparare a presunti “torti” o perché ha mostrato i muscoli?

Non sappiamo se questo nuovo “stare insieme politico” avrà vita lunga. Il Sindaco avrebbe fatto meglio a dimettersi, con coraggio e con dignità: tanto non è più lui a governare.

La Città al Governo