Venerdì 27 giugno 2014 – Il primo Consiglio comunale: se il buon giorno si vede dal mattino…

Nel primo consiglio comunale che si è svolto il 26 giugno, come movimento “La Città al Governo”, attraverso il nostro capogruppo Rita Consoli, abbiamo riaffermato con chiarezza le priorità che guideranno la nostra azione politica sia all’interno del Consiglio comunale, sia nella società civile grottaferratese. Il Consumo zero di territorio, i beni comuni, gli strumenti di Partecipazione, questi i temi principali di lavoro. In questa consigliatura il nostro gruppo sarà chiaramente all’opposizione della giunta di centro destra, un’opposizione determinata, puntuale ma non preconcetta. Certo è che ci opporremo a tutti quei provvedimenti che non saranno ispirati alla difesa degli interessi generali.
Già in questo primo consiglio ci siamo opposti ad una proposta della maggioranza di modifica dello Statuto comunale che prevede la possibilità data al Sindaco di “coinvolgere singoli cittadini o gli stakeholders (portatori di interesse) nella definizione dell’azione strategica dell’amministrazione comunale.” Noi naturalmente siamo favorevoli al coinvolgimento dei cittadini, ma quello proposto è un provvedimento poco chiaro sia nel metodo e sia nel merito. Lo Statuto può essere considerato come la Costituzione per un Comune; le modifiche andrebbero dunque concordate con tutte le forze politiche, almeno in sede di conferenza di capigruppo se non nella specifica commissione. Arrivare al primo Consiglio comunale senza aver concordato nulla con l’opposizione ci sembra una metodo non accettabile. Un provvedimento di modifica, quello proposto, che non ci convince per nulla anche nel merito; si può interpretare solo come “esigenza” del Sindaco e della maggioranza di elargire incarichi che, se pure non retribuiti, appaiono rispondere a pure esigenze di equilibri interni tra le varie anime che compongono la maggioranza. Insomma i soliti vecchi giochi di potere e di poltrone. Ci siamo naturalmente opposti votando contro il provvedimento. È appena il caso di sottolineare come, al contrario, il gruppo del Pd si sia schierato con la maggioranza di centro destra su questo punto. Ci preoccupa questo atteggiamento accondiscendente di un Pd che fin dalle prime battute manifesta in modo evidente la sua ambiguità politica. Già nella distribuzione delle rappresentanze di minoranza e nelle commissioni consiliari, il gruppo del Pd ha avuto un atteggiamento tendente a prevaricare le altre forze di opposizione e il loro diritto a vedersi rappresentare equamente negli incarichi istituzionali. Permane un atteggiamento altezzoso ed arrogante, un difetto evidentemente difficile da superare.

Come abbiamo più volte detto, le convergenze si verificano sui fatti concreti e non su astratti principi. In questo primo consiglio, sia nel caso della maggioranza di centro destra sia nel caso del gruppo del Pd,  l’inizio non ci è piaciuto per niente.